Storytelling per chi non deve scrivere un libro
3 modi pratici per usare le storie nelle tue comunicazioni
Anna, la mia compagna, nel Natale 2013 aveva deciso di farmi un regalo molto speciale.
Era da tempo che la stressavo che volevo un coniglio e per un caso della vita mentre faceva un aperitivo con delle amiche, una di queste riceve una telefonata di un suo conoscente che…si è ritrovato un coniglio in casa abbandonato dal coinquilino e chiede se conosce qualcuno che lo vuole.
“Lo voglio io!” dice Anna.
Quando me l’ha consegnato, il giorno di Natale ero molto felice ma anche un po’ spaventato perché non sapevo nulla di come si tiene un coniglio.
A parte un po’ di cavi mangiati e qualche bisogno fuori dalla lettiera, la convivenza tutto sommato funziona bene.
Dopo qualche settimana però, una mattina troviamo Mirò sdraiato in una posizione innaturale nella sua cuccia, dove era rimasto senza uscire a salutarci come al solito.
Lo portiamo dalla veterinaria che lo visita e ci dice che in effetti aveva un’infezione in corso e ci prescrive un antibiotico.
Compro la medicina e quando la sera arriva il momento di dargliela, seguo le indicazioni della veterinaria.
Provo ad aprirgli la bocca e infilargli la pastiglia ma non c’è verso.
Faccio degli altri tentativi anche questi a vuoto.
Alla fine provo a schiacciare la pastiglia e la sciolgo dentro a del succo d’ananas, ma niente.
Mirò sente il sapore diverso dal solito e non beve.
A questo punto chiamo una mia amica che anche lei ha un coniglio, le spiego la situazione e mi risponde con una parola.
“Uvetta”
…
“Nascondi la pillola nell’uvetta”
In effetti avevo già scoperto che Mirò era goloso di uvette e così provo ad aprirne una quanto basta per infilarci dentro la pastiglia.
Poi gli porgo la mia uvetta farcita e trattengo il respiro.
Mirò ci pensa su un attimo e poi si infila in bocca l’uvetta ed inizia a masticarla insieme alla pastiglia.
Fortunatamente i conigli non sono in grado di sputare 😀
Funziona!
Nascondi la pillola nell’uvetta!
Ho scoperto come fare per dare una pastiglia al mio coniglio.
Ero molto molto contento. E molto sollevato.
Questo è successo circa 10 anni fa.
Ma mi è tornata in mente questa storia perché ieri sera avevo un aperitivo con un nuovo potenziale cliente che lavora in un’organizzazione europea che si occupa di politiche volte al contrasto del cambiamento climatico.
Lui mi racconta come i suoi colleghi e il suo capo spesso si accorgono di faticare a comunicare i loro temi.
Da una parte vorrebbero essere più leggeri ma dall’altra hanno paura di perdere il rigore scientifico e banalizzare i dati, i numeri e le argomentazioni tecniche.
“Come potremmo fare?”
“Potete usare le storie.”
“Tutti parlano di storytelling ma…come si fa ad usarle in un ambiente in cui la tecnica e la scienza vengono prese davvero sul serio?”
Proprio ieri avevo dato una pastiglia a Mirò e mi viene naturale:
“Nascondi la pillola nell’uvetta”
Gli racconto la mia tecnica e di come questa ha a che fare con lui e con la sua organizzazione.
Anche loro devono somministrare dei dati e dei principi scientifici ma così come sono nessuno li vuole sentire.
Nascondi la pillola dei contenuti tecnici nell’uvetta della storia.
Questa è la strada.
Storytelling…si mangia?
Anche a me è capitato di pensare in passato: “tutti parlano di storytelling ma come si usa in pratica quando non dobbiamo scrivere una sceneggiatura o un romanzo?”
Dalle prime ricerche o in un corso tipico di storytelling ti viene sempre presentato il viaggio dell’eroe, una sequenza narrativa fatta di 12 passaggi chiavi.
Per carità, è super interessante.
Per scrivere un romanzo, ad esempio.
O per arricchimento personale.
Ma una volta studiato rimane un divario gigantesco tra questa teoria affascinante e l’esigenza di mettere in pratica nel nostro lavoro.
Negli ultimi anni ho fatto tanta ricerca su questo, perché volevo approfondire questo benedetto storytelling e capire se lo stavo già usando bene e come potevo portare la mia conoscenza ad un livello ancora più profondo.
Oggi ti aggiorno sulle mie scoperte.
3 tipi di uvette diverse
Il modo più potente per trasmettere i tuoi contenuti è quello di inserirli in una storia. Ma in un mare di tecniche, metodologie e principi vari è difficile trovare qualcosa di realmente applicabile. Per questo ti racconto oggi 3 modalità, utili e pratiche per usare lo storytelling nel tuo lavoro.
Per lo meno, questi sono quelli che ho trovato finora.
1. Storytelling in una frase
Il modo più semplice per usare il potere delle storie è quello di sfruttare i 3 capitoli della struttura narrativa essenziale per argomentare un contenuto.
Esempi:
“Come CEO il tuo desiderio è una forte crescita della tua azienda.
MA al momento le vendite sono scarse perché la strategia che stai usando non sta funzionando.
PER QUESTO ti aiuto a definire una strategia precisa, basata sui tuoi valori, per aumentare le vendite e raggiungere una valutazione più alta.”
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“Il modo più potente per trasmettere i tuoi contenuti è quello di inserirli in una storia.
MA in un mare di tecniche, metodologie e principi vari è difficile trovare qualcosa di realmente applicabile.
PER QUESTO ti racconto oggi 3 modalità utili e pratiche per usare lo storytelling nel tuo lavoro.
Come vedi, non c’è una storia vera e propria ma argomenti il tuo messaggio come se fosse una storia. Seguendo i 3 momenti fondamentali di ogni storia: la situazione iniziale di quiete, si presenta un problema, viene risolto.
È il metodo ABT, e te lo racconto qui.
2. Storytelling per un singolo messaggio
Quando devi far arrivare un singolo e semplice messaggio nel modo più potente e memorabile possibile, puoi inserirlo in una storia.
Per prima cosa individui il messaggio fondamentale, che può essere ad esempio:
Usa una frase che risuona
Scrivi come mangi
Trova la tua storia di origine
Quando hai chiaro il messaggio fondamentale, cerchi la storia capace di farlo emergere con forza.
In questo caso l’80-90% della tua comunicazione è la storia, dentro alla quale in un momento specifico emerge il messaggio fondamentale che ti interessa veicolare.
Una grossa uvetta-storia e una piccola pillola-messaggio.
Una volta raccontata la storia che fa emergere il messaggio, ci sono un paio di passaggi importanti per concludere, ma te lo spiego meglio settimana prossima.
3. Storytelling per un progetto/prodotto
Ok, ma quando quello che si deve comunicare è più complesso di un singolo messaggio fondamentale, come si fa?
Ad esempio quando si deve presentare un progetto o un prodotto?
Si possono ancora usare le storie?
Dove sta la storia in questi casi?
Hai una struttura di base che usi per argomentare i tuoi contenuti che segue la dinamica delle storie:
apertura
problema
soluzione
vantaggi
chiusura
In aggiunta puoi usare una storia in apertura, per anticipare il messaggio fondamentale che vuoi associare al tuo progetto/prodotto. Se lo fai poi la storia, puoi concluderla o riprenderla nel finale.
Vuoi un esempio? Prova a rileggere questa newsletter, trovi la struttura a 5 capitoli e la storia in apertura/chiusura.
BONUS: in aggiunta puoi usare una storia anche per mostrare come funziona la tua soluzione, attraverso un esempio. Un esempio in cui racconti la storia di un utente finale del tuo progetto/prodotto: di come era la sua vita prima, come ha usato il tuo prodotto, cosa è successo e cosa ha significato per lui.
Il succo di oggi
Se vuoi che i tuoi contenuti, vengano assunti e ricordati dalle persone a cui ti rivolgi, nascondi la pillola nell’uvetta.
Inseriscili in una storia.
Ci sono mille metodologie e principi relativi allo storytelling ma se vuoi iniziare ad usarlo per davvero, domandati:
devi costruire una semplice argomentazione? -> prova a costruirla con un e - ma - quindi.
devi veicolare un messaggio ancora più semplice ma in un modo ancora più potente? -> la prossima settimana ti spiego come 🙂
hai da comunicare un progetto o un prodotto articolato? -> segui la struttura a 5 parti
In questo modo:
le persone ti ascoltano con più interesse (amano le uvette)
si ricorderanno quello che dici a distanza di tempo
e assorbiranno anche i contenuti tecnici che ti stavano a cuore
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E tu, hai trovato altri modi per usare le storie quando comunichi sul lavoro?
Scrivimi, mi interessa!
Noi ci sentiamo settimana prossima, un saluto da me e da Mirò intanto
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Chi sono?
Mi chiamo Augusto Pirovano e sono un esperto di business storytelling e presentation design: aiuto professionisti e startupper a raccontare in modo chiaro e convincente le loro idee e i loro progetti.
Ho lavorato con UniCredit, Luxottica, eBay, ING, Trenord, Agos e tanti altri.
Questo è il mio sito. Mi trovi anche su Linkedin.
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