Il check definitivo per le tue comunicazioni (dagli autori di South Park)
La regola del “ma, quindi”, per scoprire se l’effetto sarà 🤩 o 😴
Ti è mai capitato di addormentarti sulle 🎢 montagne russe?
A me, mai.
Sul 🚂 treno invece, ti capita mai di prendere sonno?
Per me è quasi la regola.
Nei viaggi che faccio per Roma devo sempre mettere la sveglia per non rischiare di svegliarmi diretto verso Napoli.
🚂 Treno o 🎢 montagne russe?
Le tue comunicazioni possono assomigliare ad una di queste esperienze.
—
A proposito di sonno.
La settimana scorsa ero in aula con un PowerPitch da un cliente e mentre lavoravamo con un gruppo di partecipanti su una comunicazione, ci siamo accorti che…c’era qualcosa che non funzionava.
Ancora prima di capire esattamente il problema specifico la sensazione era chiarissima: mi stavo addormentando.
Pochi giorni prima ero stato ad un evento dal vivo e la speaker mi aveva prodotto lo stesso effetto.
💤💤💤
I temi erano diversissimi ma cosa avevano in comune?
Erano elenchi di idee, tanti messaggi, uno dopo l’altro. Magari anche interessanti, presi singolarmente.
Ma non c’era connessione.
La regola del “Ma, quindi”
Matt Stone and Trey Parker, gli autori di South Park, negli anni sviluppato una verifica per controllare che quello che scrivono sia divertente e coinvolgente.
Fanno così.
Hanno una parete dove scrivono la sequenza delle scene, una dopo l’altra.
A questo punto guardano una cosa molto semplice:
✅ se fra una scena e l’altra c’è un “ma” o un “quindi” va tutto bene.
🚨 se c’è un “e poi”, invece è un campanello d’allarme.
Esempio:
“Succede questo
ma poi succede questo
quindi succede questo
ma poi succede questo”
✅ Test superato!"
“Succede questo
e poi succede questo
e poi succede questo”
🚨 ALT!
Funziona per le storie ma è sorprendente come sia valida anche quando devi argomentare un’idea.
Guardiamo meglio la logica di questi passaggi 👇
“Ma…”
“[Primo messaggio].
Ma [secondo messaggio]”
Un “ma” crea tensione fra quello che c’è prima e quello che c’è dopo. Implica un cambiamento. Ma non un qualsiasi cambiamento, un cambiamento che va contro quello che è stato detto prima.
Genera conflitto, tensione. Siamo obbligati a rimettere in discussione quello che abbiamo appena dato per valido.
✅ E’ interessante!
Se fossimo sulle montagne russe, un “ma” è un cambio di direzione:
“E quindi…”
“[Primo messaggio].
E quindi [secondo messaggio]”
Un “e quindi” comporta un avanzamento. Si tratta di un messaggio che è diretta conseguenza del precedente.
Genera movimento nella tua comunicazione.
La tua storia prende velocità e si muove verso qualcosa.
✅ E’ interessante!
Se fossimo sulle montagne russe un “quindi” è una discesa ripida, quando prendiamo velocità:
“E poi…”
“[Primo messaggio].
E poi [secondo messaggio]
E poi [terzo messaggio]”
Un “e poi” comporta la semplice continuazione di qualcosa che sta già succedendo.
O - ancora peggio - qualcosa di nuovo che non ha collegamento con quello che precede.
Come umani abbiamo una capacità molto limitata di accettare informazioni scollegate fra loro.
🚨 Rischia di essere noioso.
Se fossimo sulle montagne russe un “e poi” è un tratto rettilineo in piano:
Dopo una lunga discesa ci può anche stare un breve tratto in piano.
Ma troppi “e poi” uccidono la tua comunicazione:
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Ok?
Allora vediamo un esempio
Ok, ma noi non scriviamo romanzi o sceneggiature per fumetti.
Ci interessa come sfruttare il potere delle storie per vendere un’idea.
Allora prova a considerare una traccia che uso spesso, la struttura delle 4 curve:
Mega problema
Mega soluzione
Micro problema
Micro soluzione
E QUINDI ecco come funziona
Guardala in azione, con un esempio da una startup che ho seguito recentemente:
📈Mega problema: “La plastica è dappertutto e sta rovinando il pianeta”
📈Mega soluzione: “Ma si può creare una plastica che è biodegradabile, la bio plastica!”
📈Micro problema: “Ma la bio plastica non è 100% biodegradabile e in più usa materie prime come il mais che sono in competizione con l’alimentazione umana”
📈Micro soluzione: “Ma noi di Galatea Biotech abbiamo trovato il modo di creare una bio plastica perfettamente biodegradabile, a partire da uno speciale tipo di funghi filamentosi”
📈 E Quindi “Ecco come funziona: Galatea usa un processo particolare che permette di…”
Questa struttura argomentativa è super versatile e puoi usarla in tantissime occasioni, soprattutto quando devi presentare un’idea, collocandola in un contesto più ampio.
Abbandonando per un attimo la metafora delle montagne russe, questa struttura riesco a visualizzarla meglio così:
Ok, facciamo un recap
Quando stai scrivendo una nuova comunicazione, metti in fila i differenti passaggi e controlla la regola del “Ma, quindi”:
se tra un passaggio e l’altro c’è un “ma” o un “quindi” stai andando bene
se invece ti accorgi che ci sono tanti “e poi” è un campanello d’allarme
se riesci prova a sostituirli con un “ma” o un “quindi”
Altrimenti quello che hai da dire rischia di produrre l’effetto di un lungo viaggio in treno 🚂 💤💤
Noi ci sentiamo venerdì prossimo, ciao!
Augusto
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Chi sono?
Mi chiamo Augusto Pirovano e sono un esperto di business storytelling e presentation design: aiuto professionisti e startupper a raccontare in modo chiaro e convincente le loro idee e i loro progetti.
Ho lavorato con UniCredit, Luxottica, eBay, ING, Trenord, Agos e tanti altri.
Questo è il mio sito. Mi trovi anche su Linkedin.
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Puoi leggere l’archivio delle puntate precedenti di PowerPitch cliccando qui.
Wow! grazie per questa analisi!